Ortodonzia

L’ortodonzia è la specializzazione dell’odontoiatria che si occupa della crescita, lo sviluppo e la cura del complesso dentofacciale, dalla nascita all’età adulta. Include diagnosi, la prevenzione e il trattamento di tutte le forme di mal occlusione dei denti, che rappresenta il disordine nel morso del paziente.

Denti dritti e morso corretto non sono importanti solo per l’estetica, ma anche per il carico uguale su tutti i denti, per semplificare l’igiene orale, per la prevenzione della carie e altre malattie dei denti e delle gengive.

Il primo controllo ortodontico

È consigliabile portare il bambino al primo controllo ortodontico attorno ai sette anni di vita.

Un controllo a un’età ancora più giovane si consiglia nei seguenti casi:

• invertita sovrapposizione di uno o più denti da latte o denti permanenti
• dopo il terzo anno d’età se ha difficoltà nella pronuncia delle parole (ad esempio la lettera S)
• se c’è spazio considerevole tra i denti anteriori
• se si notano delle difficoltà quando cominciano a spuntare i denti anteriori permanenti
• in caso di trauma dei denti e mascelle

La terapia ortodontica

Con la terapia ortodontica si corregge le posizione dei denti e si armonizza il morso.

La terapia può iniziare nell’infanzia e si chiama trattamento ortodontico precoce o intercettivo. In questi casi e possibile correggere alcune situazioni tipiche, o si può agire sulla prevenzione di altre anomalie ortodontiche.

Durante la crescita e lo sviluppo del bambino, nella terapia si possono utilizzare apparecchi mobili o fissi. C’è anche la possibilità di utilizzare apparecchi esterni (maschera Delaire, Headgear).

L’inizio della terapia ortodontica è molto diverso nei bambini e nei giovani. Dipende dall’età della crescita dei denti permanenti, la crescita e lo sviluppo del bambino, e il tipo di anomalia ortodontica. Un’accurata diagnosi determinerà il tipo di anomalia e il momento migliore per iniziare il trattamento.

Anche se le possibilità terapeutiche sono maggiori nei bambini tra sei e quattordici anni di vita, rispetto ai pazienti che hanno terminato lo sviluppo, in genere non c’è limite di età per la terapia ortodontica. Ultimamente la terapia ortodontica negli adulti è più frequente a causa di elevata necessità e ottime possibilità di correzione con gli apparecchi moderni. La terapia ortodontica ha una durata media di due anni, di solito e indolore, qualche volte i primi giorni possono causare lieve disagio prima che il paziente si abitua all’apparecchio.

Oltre a correggere il morso e ottenere una migliore estetica del sorriso, l’apparecchio fisso può essere utilizzato ai fini seguenti:

• per chiudere lo spazio in caso di perdita dei denti
• per raddrizzare i denti per impianti e protesi dentale
• per tirare fuori i denti che sono restati nell’osso
• per allineare i denti danneggiati da periodontite
• per preparare per la procedura chirurgica maxillo-facciale della mandibola e del mento

Apparecchi ortodontici linguali (interni)

Oltre agli attacchi estetici esterni, oggetto del desiderio di molti pazienti sono gli apparecchi interni, completamente invisibili. Si tratta degli attacchi che sono incollati alla superficie interna del dente e collegati con il filo ad arco. I pazienti si adattano bene all’apparecchio linguale. Tuttavia, se non si desidera installare aggiuntivi elementi di supporto, come micro impianti, in alcuni casi, la correzione è molto più facile con gli apparecchi esterni.

Chirurgia Ortognatica

In alcuni casi, quando non è possibile ottenere soddisfacente armonia del viso e del morso solo con il trattamento ortodontico classico, è necessario eseguire una procedura chirurgica per correggere le dimensioni e la forma delle ossa. Gli interventi chirurgici più comuni sono fatti sulla mascella superiore e/o inferiore e/o il mento.

Deformazioni della mascella di questo tipo sono chiamate anomalie scheletriche e diverse sono le cause della loro presenza. Di solito sono ereditarie, ma possono anche essere il risultato di alcuni fattori esterni come traumi (incidenti, ictus, ecc.), qualche abitudine nociva (respirazione con la bocca, la spinta della lingua durante l’ingestione, ecc.), o il ritmo scoordinato del cambiamento dei denti da latte e denti permanenti.

Bei risultati si possono ottenere nel caso della mascella inferiore troppo grande o troppo corta, la mascella superiore ritirata, il mento troppo accentuato.

Queste deformazioni si riflettono direttamente sul morso che può essere invertito, la mascella superiore spicca con gomme molto visibili, o il morso è aperto e il paziente ha difficoltà a tenere la bocca chiusa.

Il protocollo è seguente:

1. Si indossa un apparecchio fisso su entrambe le mascelle per posizionare i denti correttamente in relazione alle ossa
2. Con l’apparecchio si va all’intervento chirurgico
3. Dopo l’intervento, l’apparecchio è utilizzato per la regolazione fine del morso
4. La rimozione dell’apparecchio fisso e l’inizio di utilizzo di un dispositivo di ritenzione per conservare i risultati raggiunti

Ritenzione

Il periodo dopo l’uso attivo degli apparecchi ortodontici è molto importante, e molti non lo prendono sul serio. Infatti, è necessario un periodo minimo di un anno per rafforzare i denti e il morso nella nuova posizione. Inoltre, un controllo periodico e necessario e molto importante.

Ci sono vari tipi di dispositivi di ritenzione: trasparente (Essix retainer), con elementi in filo (Whraparound retainer), e a filo fisso applicato alle superfici interne dei denti anteriori. Il periodo di uso non è limitato, soprattutto se il paziente mantiene le abitudini nocive (respirazione con la bocca, la spinta della lingua durante l’ingestione, ecc.).